Non penso proprio, i più
attenti di voi si saranno sicuramente accorti che i momenti in cui
siamo stati più vicini ai campioni sono stati volutamente omessi,
ebbene sì, tutti per noi sono dei campioni, perchè già il solo
arrivare a correre la 24 ore è un'impresa che merita rispetto ed
ammirazione. Non abbiamo detto nulla riguardo la parata dei piloti
del venerdì che è stata appena accennata e soprattutto non si è
detto proprio nulla del dopo vittoria, infatti per chi fosse stato
distratto, Audi, nonostante non apparisse certamente la scuderia più
convincente è riuscita a cogliere la tredicesima vittoria nella 24
ore, la quinta di seguito!
Tornando a venerdì dopo
una mattinata che ci ha permesso di riposarci delle fatiche del
viaggio siamo salpati, in un caldo stupefacente rispetto agli anni
precedenti, alla volta di Le Mans con il trenino che ci ha sbarcati
direttamente in Place de la Republique, punto chiave della parata.

Alle 15 abbiamo preso posto ed iniziato l'attesa...interminabile, cucinati dal sole, senza scelta, o attendere o allontanarsi perdendo il posto in prima fila, finalmente alle 18 lo spettacolo è iniziato, con il passaggio di varie bande musicali inframezzate dalle auto di vari club, il tutto condito con qualche vera e propria supercar come la Bugatti Veyron o LaFerrari.

Terminato il passaggio dei piloti a noi più cari, ovviamente quelli di casa Audi, stremati dalle numerose ore in piedi e sotto il sole, abbiamo fatto ritorno al campo base, pensierosi su come sarebbe andata la gara l'indomani e non così certi di poterci ritrovare ai box a festeggiare con il team la loro vittoria.
Invece, alle ore 14 e
trenta, come da tradizione, quando ormai la situazione era congelata
ed Audi si stava avvicinando alla sua tredicesima vittoria abbiamo
iniziato l'avvicinamento al box, inizialmente con il classico ritrovo
al monumento Audi, vicino al parco chiuso, poi visto che come era
stato detto, ma noi non ci fidiamo mai, non ci sarebbero stati pass,
abbiamo iniziato una manovra a tenaglia estremamente difficoltosa,
passando dietro alla tribuna principale, entrando dal cancello
paddock, trovandoci quindi sotto al podio e risalendo la corrente
umana come dei salmoni verso i box Audi ed arrivando così davanti
alla meritata fettuccia che separa gli appassionati che guardano con
curiosità da coloro che fanno parte della "famiglia".
Poteva essere tutto finito
così semplicemente? Certo che no, infatti dopo essere stati bloccati
a pochi centimetri dalla meta da quei 5 centimetri tesi di fronte a
noi e soprattutto da un addetto di dimensioni generose ci siamo
serviti dei nostri "contatti" per superare il sottile
confine!

Tra i primi ci siamo
trovati davanti lo sfortunato Marco Bonanomi, tamponato il giorno
precedente e costretto al ritiro dopo poche ore di gara mentre stava
andando veramente forte, un vero peccato. Abbiamo chiacchierato con
lui della gara dimostrandogli tutta la nostra stima, anche se sul suo
volto come pure su quello di Oliver Jarvis e Felipe Albuquerque era
chiara l'amarezza del momento.
Dopo pochi minuti ci siamo trovati
davanti Benoit Treluyer sorridente e disponibile come sempre,
vincitore quest'anno con Andre Lotterer e Marcel Fassler anche loro
incontenibili nella loro gioia e mescolati agli altri campioni come
Tom Kristensen, Lucas Di Grassi e Mark Gene, l'equipaggio giunto
secondo con la R18 etron quattro numero 1.

Tra di loro c'è anche il
nostro Socio Onorario Dindo Capello con il quale ci tratteniamo a
lungo a chiacchierare, ascoltando con attenzione aneddoti e verità
che solamente chi fa parte dell'ambiente conosce e sa cogliere.


Le emozioni non sono
finite e le sorprese continuano, infatti manca l'arrivo dell' anonima
cassa di legno, una semplice cassa alta ben più di un metro
all'interno della quale c'è lei, la coppa per cui si sono sfidati
per 24 ore ben 55 equipaggi. Il suo aspetto è maestoso e
leggendario, il tempo di riprendersi e la fila per farsi fotografare
al suo fianco è subito lunghissima!
Poi con calma iniziamo a
fare ritorno al Camp, abbandoniamo l'area più festosa del paddock e
torniamo verso i nostri camper tra meccanici di squadre che non hanno
nulla da festeggiare e che iniziano a riporre il materiale nei camion
abbandonando i pezzi inutilizzabili, addetti che smontano gli stands
che fino a poche ore prima erano affollati di persone in cerca di
gadgets, magliette e modellini, la 24 ore è finita da poche ore e
già la magia per i più è svanita, anche noi tra pochi minuti
saremo impegnati a smontare il nostro accampamento, l'indomani avremo
1250km da fare e la strada è lunga fino a casa, ma gli aneddoti, le
battute ed i ricordi ci faranno compagnia per tutto il viaggio!